Parte dall’America la rivoluzione sessista della lingua inglese: basta con le parole col suffisso man o men . Sotto la pressione del movimento femminista nello stato di Washington dal 2013 è entrata in vigore una normativa che bandisce dai testi ufficiali termini come policeman (poliziotto), sportsman (sportivo), freshman (matricola) e fishermen (pescatori). Da ora in poi si usano espressioni più neutre: police officer, sportif, first year student e fisher. “Man” è dunque destinato a scomparire dai testi, fatta eccezione per le parole “airmen” (piloti) e seamen (marinai) salvate dal Dipartimento della Difesa.
Ma se per i sostantivi il gioco è presto fatto, cosa succede con i pronomi? I nuovi manuali americani propongono alcune soluzioni che i linguisti stanno ardentemente discutendo. Addirittura ci si è posti il problema di quelle persone che non vogliono essere definite né uomini né donne e che quindi non vedono di buon occhio né “he”, né She” (Lui/Lei). E allora perché non usare un pronome neutro completamente inventato sostiene il movimento gay e lesbiche ?
Direte che sarebbe eccessivo ed inutile eppure la Commissione dei diritti civili del Colorado ha stabilito che essere appellati con il pronome neutro è un diritto di tutti e quei professori o datori di lavoro che si rifiutino di farlo possono essere incriminati.
Vedremo come andrà a finire questa rivoluzione della lingua, di sicuro ai posteri l’ardua sentenza !